RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
— 462 — primo raccolto; quest’operazione del diradamento si fa in più riprese per ottenere dei raccolti successivi, mentre -quelle che rimangono prendono un maggior sviluppo. Nell’inverno, quando il gelo diviene troppo intenso, si co prono leggermente le aiuole, per discoprirle appena la temperatura sia più mite. 11 gelo talvolta gli irrigidisce le foglie, in modo che acquistano una certa trasparenza da crederle guaste ed inutili, ma se si gettano nell’acqua fresca e si lasciano in seguito sgocciolare, riprendono il loro verde naturale senza subire alcuna alterazione nociva. Lo spinacio è una pianta dioica, cioè ha individui che producono solo fiori maschili, ed altri solo fiori femminei, cosi, per ottenere della buona semente, si risparmia una aiuola di quelle state seminate nell’autunno. Compiuta la fecondazione nella primavera, si divelgono le piante a fiori maschi, e si muniscono di piccoli sostegni gli steli delle altre. In maggio e giugno la semente, essendo ba stantemente matura, si tagliano gli steli per farli dissec care all’ombra, indi si distacca il seme e si pulisce, e, scelto il migliore, si conserva entro sacchetti in un luogo «ano. Quantunque sieno assai problematiche le virtù medicinali che si attribuiscono a questa verdura, è però innegabile che somministra un cibo sano e adatto alla pluralità dei gusti, sia che si adoperi condita sola o colle carni; epper- ciò non possiamo a meno di raccomandare caldamente la sua coltivazione ai nostri ortolani. Gli spinaci si dividono in due sorta, cioè quelli colla semente pungente, e quelli colla semente rotonda; i primi sono considerati più rustici, e si raccomandano maggior mente per la coltivazione della primavera e dell’estate ; i secondi hanno le foglie più grandi e più grosse, perciò maggiormente ricercati dai cuochi.
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