RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

della loro vegetazione consislono in copiosi innaffii, se il terreno è asciutto, qualche leggiera sarchiatura appena per rompere la crosta della terra, procurando di non of­ fendere le radici e le necessarie puliture. Si seminano in maggio a pien’aria per la consumazione dell’autunno e dell’inverno in istato maturo, per il che si preparano le necessarie aiuole nel modo summentovato ; si aprono delle fosse di 20 centimetri di diametro, ed al­ trettanti in profondità, le quali si riempiono fino alla metà con del letame a mezzo decomposto, assodandolo in fondo alle fosse che terminansi di riempire con terriccio. La distanza di esse dipende dalla qualità delle zucche e dal modo di coltivazione, cioè se sono di quelle a cespo senza ramificazioni, si mantengono alla distanza di un metro, se poi sono di quelle che si ramificano, la distanza debbe essere di tre metri, ovvero anche di due, qualora le piante vengano smozzate, come vedremo. Nel mezzo d ogni fossa si piantano tre granelli di zucca colla punta rivolta in su, lasciando fra di loro uno spazio di poche dita. Giunte le pianticine ad un certo sviluppo, si visitano accuratamente e si sopprimono le meno robuste, lascian­ done una sola pei1ogni fossa. Abbenchè desse richiedano copiosi e frequenti innaffii quando la stagione è calda e secca, e quando le piante hanno raggiunto un certo sviluppo, questi innaffii devono essere moderali, durante il germoglio delle sementi e quando le pianticine sono ancora assai tenere, altrimenti un’umidità sovrabbondante potrebbe infracidirle. Coloro che coltivano delle zucche nel principale intento di raccogliere frutti appena formali durante l’estate, pos­ sono lasciar correre liberamente le ramificazioni, racco­ gliendo i frutti di mano in mano che hanno raggiunta la grossezza voluta ; ma quelli che desiderano frutti volumi­ nosi nel minor spazio possibile, smozzino le ramificazioni — 471 —

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