RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

loro coltivazioni forzate. Quando poi il tanno ha subito la fermentazione per qualche tempo e che perciò venne neutralizzata la sovrabbondanza di tannino che l’avrebbe reso inservibile per ingrasso, desso riesce in allora assai proprio per ingrassare e migliorare le terre argillose e tenaci, nelle quali agirà il medesimo con maggior effi­ cacia ancora quando vi si aggiunga una ventesima parte di calce viva che neutralizzi più facilmente il tannino. D e l l e a l g h e o p ia n t e m a r in e . — Nei paesi prossimi al mare ove si possono avere in abbondanza delle piante marine, ovvero di quelle che crescono in riva al mare, ed ove per contrario, per difetto di foraggi, si scarseggia di letami, i giardinieri preparano con queste piante la maggior parte dei concimi necessari per le loro colti­ vazioni. Per ridurre le alghe ed altre piante marine in istato da potersi introdurre nelle terre come ingrasso, si raccol­ gono queste piante e scelto un sito adatto e possibilmente in prossimità di un pozzo o di una sorgente, o meglio ancora di qualche rigagnolo d’acqua dolce, si dispongono in grandi strati, mescolandovi su ogni strato qualche poco di letame cavallino o bovino, ovvero anche delle materie fecali in quella maggior quantità che il giardiniere può procurarsi, cosi di mano in mano finché formerà col tutto un cumulo passabilmente voluminoso e di forma regolare, il quale verrà in seguito copiosamente bagnato se le alghe e le altre erbe si trovano in istato secco, ovvero si ba­ gnerà, appena occorra, perchè possano tutte le parti più facilmente decomporsi. Dopo lo spazio di due o tre mesi si procederà ad un rimescolamento totale, incominciando da un capo si traslocherà di mano in mano tutta la massa, scuotendo col tridente tutte le parti perchè si possano Ineglio amalgamare, procurando di collocare nel centro quelle meno decomposte e così di seguito, finché tutta la — 57 —

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