RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
mente ricercare sul mercato, ovvero graditi a’ suoi pa droni, ma si compiace altresì che il suo orto come il campo delle sue fatiche si presenti sotto quel miglior ordinamento ed assetto possibile. D e l l a d i s t r ib u z io n e e p r e p a r a z io n e d e l s u o lo . — Sia il rettangolo I, II, III, IV (fig. 9) dell’ ampiezza di mezzo ettare circa il sito destinato ad essere ridotto ad orto, il lato di fronte I, IV rivolto verso il mezzodì, ov vero anche mezzodi e ponente, sarà occupato per la metà circa dall’abitazione dell’ortolano con uno spazio tra que sta ed il muro per servire come di cortile rustico per la formazione e conservazione dei concimi e terricci. Stabi lita questa prima disposizione, s’ incomincierà in primo luogo per appianare il suolo (quando se ne verifichi il bisogno), ma appena quel tanto necessario onde poter trac ciare i sentieri principali, i quali consistono in un viale che gira intorno parallelamente al muro di cinta, della larghezza di m. 2 a m. 2,50, lasciando fra desso ed il muro un’aiuola della larghezza di m. 1,25 o m. 1,50; verrà in seguito un viale longitudinale che nel caso nostro incomincierà dal fianco dell’estremità del cortile rustico, dividendo l’orto in due parti eguali, si prolungherà fino all’inconlro del viale che gira all’intorno; vengono in fine due viali trasversali sempre della medesima larghezza sopra indicata, che dividono l’orto in tre campi, formando col viale longituehaale sei grandi compartimenti, quattro dei quali sono destinati per le coltivazioni ordinarie e i due BG, maggiormente difesi ed esposti al mezzodì, sono destinati per le coltivazioni forzate e per quelle che richiedono maggior calore. Qualora il terreno dell’orto sia di natura argillosa e poco permeabile all’acqua, in allora diventa necessario che nel determinare i viali si dia ai medesimi un’in clinazione , che nel caso di pioggie dirotte guidino le
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