RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

cosi fa duopo che desso ricorra alle irrigazioni artificiali, le quali variano, in ragione delle diverse stagioni, e se­ condo lo sviluppo delle piante che si vogliono irrigare, come diremo in seguito. Trattandosi di quelle irrigazioni artificiali che si fanno Jn primavera, le quali generalmente vengono applicate aHe seminagioni, queste si eseguiscono col mezzo dell’in­ naffiatoio (fig. 85), al cui tubo o becco si applica il cosi detto pomo foracchiato minutamente, e con molta regola- rjtà, perchè versando l’acqua da codesti minuti buchi dessa rimane divisa a guisa di fina pioggia, ed inumidisce suf­ ficientemente il terreno senza spostare le sementi anche le più tenui, e senza smuovere le tenere radichelle, quando queste incominciano appena ad abbarbicarsi alla terra; divenendo le piante più adulte, si ponno queste innaffiare con un pomo a fori meno minuti, ovvero anche versarvi a' piede l’acqua col solo becco, valendosi solo del pomo Per spruzzare in sulla sera le foglie, onde compensare m certe circostanze l’eccessiva evaporazione dei giorni troppo caldi e ventosi. Se le irrigazioni summentovate fatte col mezzo dell’in- naffiatoio, ovvero colla brocca di terra, come usavano in certi siti i nostri antichi ortolani (fig. 87), possono bastare Per un piccolo orticello, ove non siavi altro mezzo per bagnare le piante adulte, stante un’assoluta scarsità d’ac­ qua, desse certamente riescono insufficienti per quegli orti di qualche estensione, i quali devono fornire giornal­ mente le verdure alle grandi famiglie, o provvedere pel mercato, e per conseguenza diverse coltivazioni di siffatti orti abbisognando dopo le seminagioni di essere innaffiate copiosamente, fa duopo stabilire in testa ad ogni quadro coltivato un fosso irrigatorio, il quale riceve dal fosso Principale l’acqua necessaria, onde poter all’evenienza arla riversare sopra parecchie aiuole, o sull’intero quadro — 77 -

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