RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
possano modificarsi ed acquistare almeno un ambiente non molto diverso dalla temperatura generale. Talvolta le acque dei fiumi, per effetto di pioggie avve nute nelle regioni superiori, scorrono piuttosto dense, contenendo una melma che sarà argillosa, calcarea o sab biosa, secondo che le pioggie caddero sovra terreni di natura diversa, la di cui superficie venne trascinata dal l’impeto delle acque; cotest’acqua, quantunque contenga talvolta delle sostanze fertilizzanti, renderà sempre un cattivo servigio a quell’ortolano che sarà costretto a ser virsene, perchè quel poco vantaggio che si può ottenere relativamente al terreno, viene paralizzato dal danno che reca sulle tenere verdure imbrattandole, per la qual cosa noi non possiamo raccomandare quest’acqua per gii orti, salvo il caso di un terreno sgombro, o coltivato con piante alte, sopra il quale un’addizione di melma argillosa, cal carea o sabbiosa possa giovare come emendamento. Molti autori consigliano di modificare quelle acque giudicate poco sature di principii fertilizzanti, o troppo fredde, col farle passare sovra strati di concime, perchè ab biano asaturarsi di sali prima di essere adoperate; ovvero, quando le acque sono torbide, di farle passare entro strati di ghiaia fina, e lavate perchè ivi possano depositare quelle materie che recherebbero danno alle verdure. Noi non vogliamo negare che queste operazioni possano dare dei buoni risultati, ma allo stato attuale della coltivazione dei nostri orti le crediamo poco applicabili, salvo qualche raro caso ove le acque fossero continuamente torbide, in allora si potrebbe stabilire all’imboccatura del fosso d’irrigazione una specie di filtro, entro il quale vi si collocheranno diversi strati di ghiaia fina ben lavata, per la quale do vendo passare l’acqua, questa sia costretta a deporre ivi la maggior parte delle materie terrose e sabbiose che contiene. - 80 —
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