ROMPINI - Cucina dell'amore - 1926 copia
non potendo contrapporre schiera a schiera, più le tornasse conto impegnare singoiar certame col duce delle agguerrite falangi romane. Nè più va- l i da lorica el la poteva indossare, che non fosse l ' impeccabi le venustà del corpo suo, arme efficacis- sima di difesa e di offesa ad un tempo ; nè v i- brare dardo più acuto del suo sguardo amma- l iatore. Esperto capitano, essa intravede pure i l van- taggio che in guerra acquista chi, invece di at- tendere pavido i l nemico, lo ricerca, lo affronta animoso, e porta i l primo colpo. Essa partì ad i n- contrare l'oste nemi ca: e vinse. Vi agg io incantevole ! Plutarco ce ne ha l a- sciato una descrizione, che si direbbe un racconto di fate, una fiaba, un sogno orientale. Tut ta dorata la galera scinti l lante al sole, che solcava le acque, a vicenda azzurre ed argentee, del N i l o: di seta e di porpora erano intessute le vele. Cleopatra non indossava che la corazza.. la corazza del la sua beltà: se si fosse avanzata r i tat sul la prora, avrebbe fatto pensare a Venere A n a- diomène al momento che emergeva dalle onde del mare. Essa si teneva invece a poppa sul proeminente cassero: sotto un ' amp ia tenda di drappo dorato, a riparo dai raggi cocenti del sole, el la, mollemente adagiata su un alto strato di preziose pe l il di se- riche stoffe adorno, rivelava le linee fidiache del fianco alabastrin,o del seno superbo: era Venere ! Venere Af rodi te ! E ninfe e grazie — anch' esse
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=