ROMPINI - Cucina dell'amore - 1926 copia
aborigeni e dai connubi con essi contratt i; al lora, ancor più che adesso, i costumi del la provincia r i - tardavano sui costumi del la lontanissima capitale, e questi — trapiantati nel la colonia — imbastar- divano, si trasformavano certe volte in caricatura. Tut tavai i l lusso non mancava al la mensa dei Gal lo Romani : la copia delle vivande — forse più che la raffinatezza — era notevole, frequentemenet enorme. E ce ne fa fede una minuta descrizione, che dei pasti in uso nel la Ga l lai al V . secolo ci dà i l La Bedollière nel la sua opera « Moeurs et vie privée des Français ». Quando poi i Eranchi invasero la Ga l l i,a essi pure furono tratit ad imi tare i l lusso di cui i Ga -l lo-Romani davano 1' esempio ; e anch'essi appresero a mangiare coricati su letti in ambienti inf iorait e attorno a tavole decorate di fiori. Fortunato ce ne ha lasciato testimonianza in queste parole rife- rite dal Le Bas : — « Non si scorgevano le pareti : le pietre « intonacate di calce sparivano sotto una fitta tap- « pezzeria di edera : sul suolo era stata sparsa tal « quantità di fiori, che si sarebbe creduto di cain- « minare su una prateria smaltata di v i vaci co- « l o r :i i g i g li argentei vi contrastavano col la por- « pora del papavero; e la sala era imbalsamaat « dai più gradevoli profumi. « Quanto a l la tavola, offriva essa sola più ro- « se che non un campo intiero. Non era punto « una tovaglia che la copriva, come d'ordinaroi è « uso : eran rose. A l tessuto di l ino era stato pi e-
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