ROMPINI - Cucina dell'amore - 1926 copia
La mensa dei Gal lo Romani del quinto secolo Dal l ' opera di De la Bédollière « Moeurs et vie privèe des Frangette » togliamo alcune pagine le quali servono a dare un' idea esatta del fasto piut- tosto pesante che nei loro banchetti spiegarono i Ga l lo Romani del V° secolo, fasto a cui abbiamo accennato nel Capitolo che al principio di questo l ibro abbiamo dedicato al la Cuc ina di Citerà. « I l Ga l lo Romano asciolve leggermente con « d e l l ' uva in miele o un pezzo di pane inzup- « pato nel vino, desina a metà del giorno, verso « la quinta ora, e cena a nona : fa talvol ta una « leggera merenda avanti di coricarsi. E g il è per « natura un forte mangiatore e quello, che per l ui « è la misura normale del la soddisfazione del suo « appetito, potrebbe in altre regioni passare per « ghiottoneria. « I banchetti d ' impor tanza li dà generalmen- « te al la sera. La tavola, ornata d ' i n t a r s i, i è ro- € tonda, coperta di una tovagl ia di tela. I l etit « che 1' attorniano hanno la forma d' un arco, op- « pure del sigma de l 'l alfabeto greco : sono ricoper- « ti di stoffe ed hanno diverso nome a seconda
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