ROSSETTI - Dello scalco - 1584 copia
f4o T>EL10 SCALCO Mandole confette, in piatti numero 15 Mazzuoli, ia piatti numero iy Saluiette, e coltelli, in piatti numero IJ Leuat0 le tauolefi ballò, & a méTz$ il ballarefi)portata vna eolations daparecchie Ninfe, e H*afiori molto ben vefih ti, e con vna rarifsima «JMuficafin che durò detta colatio ne, poi fi tornò à ballare , Banchetto., e cena, che fece la Serenifsima Mada* ma Lucretia d'Efte ,Ducchefla dVrbino, mia Signora ; perle nozze d'vna fua Dama, che maritò. Doue erano il Serenipimo Signor TDuca, e la Serenifsima SignoraDuccbejjafùa conforte; ÎEccellenti fimo Signor Don oAlfonfo , con duoijùoifigliuoli > & molte Dame, e fra le altre la Qonteffadi Salace molti Qaualieri , à otto piatti 3 a due il T, che fono in tuttipiatti dieci . Fu feruito fopra dVna tauola, doue erano molti fiori, e vn mol to ben piegato mantile, le confetture,chc poifi nominaran- no à fuo tempo, poi polloui fopra certe afte fottilifsime co- perte di cendale incarnato, e bianco, con certi colpetti alti quanto erano le confetture. Le quali confetture non erano in piatti, ma in belifsime piegature di faluiètce, a ciò non fi leuaffero tanto, e quelli cofpetti fermati all'afle, tenean,chc detta tauoletta non fi venifle à fermare fopra le confetture, & erano due di quefte tauolette coli fotili per piatto, che tut te infieme formauano vna tauola,poi fopra detrafi appareo*- chiò vn altro matile,e vifi poterò le frutte fopra di fugacine fella, e gemelle d'Hebreo,. interzate pur perche facerfero pò co rileuo,-efi coperfero-d'altri tanti afsi-, e cofi adorna come le prime
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