ROSSETTI - Dello scalco - 1584 copia

H* DKLOCLO SCAL E cofi pòtriafì portare (òpra vn'altro cauallo, due altre ©affetteacconcie cô vafi (ta gnati, -e che fi chiudeflero bene con buoni brodi, & ap prefsopotendo,mirolla dj bue, e butiro per poter pre- fio far verze,e buone zuppe* portar anco in cafsette di ra me (lagnato legumi cotti, però afeiutti, che col porli fòlo in brodo caldo, con car ne falate cotte, fariano per- rett'ifsime mineftre:cofì fpç ciane, zuccari : e in fomma feruhTe per vna piccola di- fpenfa, con filo, ago, fpago, azza d'arrofti,con martello, tanaglie,chiodi,vide,& vno azzàlino fornito , e corde, che non ne pofsi mancare per tutti i feruitij della ca- fa : e fé non che io pur fono rifolurifsimo efler breuifsi mo, mi afsicurarei di mo- ftrare, come in mezz'ora, e forfè in meno vn Scalco in campagnia faria (ìcuro po- ter preparate vn buon defiV narealfuo Preneipe,hauen do però commòdità, fecon do il Prencipe di portar fe- co le fopra dette cofe, che facilifsimamente fi poflbno condurre, e con non molta fpefa fé ben forfè alcuno pò trianpdire ,che io toglicfsi mifura troppo alta : à che fi può rifpondere,chc chi non può far il tutto fàccia parte ò quello,che può,perchean co i minori Signori, hanno bifogno di manco roba. Sequitariavn quarto cauallo, qual portarla dua caflette, con bottiglie di diuerfi vi- ni,con la coppa del Prenci- pe.quando il bottigliero no l'hauefse feeo,con altre cop ped'argento cô man tile per bottiglieria,la qual fi appa- recchia fopra à dette cofe, e con grandezza, e politia cut te le fopradette cofe, come in vn commodo palagio, & ciafeuno di quelli caualli, comeperfopra fomapotri porrare dua leggierifsimi (canni da campo : ne mi pa- rerne la fpefa di qfti quat* tro camalli, à chi la può fare ii debba diluiate da cornino dita tale, e forfi meglio da chi più vi penfafse. Nelafciarò di dire, che mi par anco di grande importâza, che lo Scalco facci vfar dili- genza nel caricarle colè, pri ma, che dcuono efler adopé rate, e prima fcaricate del- l'altre : in modo che fiano anco le prime in opera: per che none dubbio, che le co- fe caricate confufe> metto- no anco confufione in (cari- carle , e vifi perde più tem- pore Ci fa più romori:& auez zandofì à quefto ordine, e per

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