SCAPPI - Opera - 1570 copia

acqua chiara, che Çtia copertodi tredita di uantaggiofitta tanto cb? i grani fianò crepati^ &paffifila decottione cofì calda per lofetaccìo % tST yip û $fi per la calzetta di rafcìttta biancafirìa tanto chefi uedri che fm chiara c^me un robbino* & per ogni libra dì decottione pafia* ta pongauift una libra,& due onde di cuccaro % &facciali bollire pian pia\io nella camola* mefcolando di continuo per rifletto del %ucca- KOj che facilmentefarebbe brufckrttÇcétoisfarà^ a chi non ut porrà cura) & come farà bollita per fne%a bora,facciafi laproua,& fé commuera a uifcare y cauififubito , &pongafì in un uà fo di terra inuetricato > & quando farà Yifred(htafe^ne potranno f^ bicchieri percioche facilmentegela come fa ilgelo • Onde più toflofi può chiamargelo chefal^a. V Terfarfapore con il corpo delfopraferitto *\ebis . cap. CJCLXVL J ) Iglifi quella parte, eh'è rimarla nel fetaccio, &facciafì bollire per meqa bora con acqua & uinoin una ca^uola aggiungendo! vìi li moftacciuolipefti, &pafjìfiper lo fetaccio* ponendoui ytecaro» & unpoco di [ale, e detiene dolci, &feruafi a beneplacito . Terfarfalcaicale. Cap. CCLXVII. J ) Iglinoft libre tre di cuccarQfino s & una foglietta d'aceto bian\ cofen%a rofe>& una me%a di uin bianco* e un poco di canella in tìeray& facciafi bollire ogni cofa in unapignata noua inuetriata fin 9 a tanto che uerrà alla cottura, e tengafi coperta la pignata, che non poffafiatare , & per conofeere la cottura^ pongafene un poco fopra un piatto* o tondo > & féfarà boccula compreffa , che toccandola non fi fi>anda>farà cotta>feruafipoifredda>&babbìafi auerten%achenon fi brufciyperciochefi ha da cauarfubitò che farah boccula , come di fopra è detto. Quandofi cuocefarà in arbitrio metterui noci mofcate$ & chiodi digarofani^ in loco della p ignatafi può cuocere in una ca\ * yuola. 4 ij . . . . . '• Terfarfalla difugo di cotogne. Cap. CCLXVIII* \attift i l cotogno leggieri fenzf mondarlo t con lagrattacafciè A

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