SCAPPI - Opera - 1570 copia

D ï M. B^ ^TOLOMEO SCATTI. 14? quai fia cenere calda, & in efie cocchie pongauift quella parte pia hiun ça, che ftafojfritta,con ilfuo fapore, compartendoli per ciafeuna eoe- eia yinmodo che eia/cuna d'effe rihabbia quattro, &fe non fi uo- leffe ponere nelle cocchie yferuanofi netti piatti con fettoline dì pane [otto. Si pofiono anchoferuirenellemcdcfme coccie . L'ofìrecheca- nate dalle coccie chefono, ftano fojf ritte con biitìro , & feruite cm ia medefima acqua , chefi caua da ejfe>& fugo di mclangole, & pepe opra. Terfottefiare OHreche. Cap. CLXXXFI. Iglifi l y ofìreca y che a penafia calda> cauifi della coccia, con la fua _ acqua>& habbiafi apparecchiata una padella con butiro, 0 oglio dolce, & unoftigoletto d'aglio, menta , &maioranabattute ,pepe t & cannella ; & pongafi Voflreca nella detta padella, giungendola la fua acqua paffataper lofetaccio, & unpocodimaluagia,&agrefto chiaro,facciafi cuocere nel forno 0 fatto il teflo come le torte% & ferua nofi calde confette di panefot to. Ver cuocere OSlreghe con la carta fu lagraticola * Cap. CLXXXVlï.- P Iglifi Tofireca cauatanel modofopradetto , ricolgafila fuaac-, qua y & habbiafi apparecchiata carta daferiuere , onta d'oglio, 0 butiro y & come l'ofìreca (ia fiata per un quarto d'hora neli'oglio confior di finocchio^ pepe* mettafi fu la carta con un poco doglio , 0 d'altro liquorfopra, facciafi cuocere, hauenio mcjfa la carta con ef- fe ofìrechefu la graticola, & riuolgendole fu la carta } & cotte chefa- rannofi feruiranno con unfaporfopra : il qualfapore (iafatto diytc* caro y fugo di melangole , pepe >& quella acqua delle oFtrecbe>& farà in arbitrio fé ui fi Morranno porre alcune fettoline di pane fitto. Ver cuocere Qïlreche intdobbo. Cap. CLXXXVlll. L % Ofireche inadobbo fon portate in P x oma di Cor(tca y perche> come difopra ho detto,rare uolte ne fon portatefrefebe > & quelle $ infarmano>&fi friggonoy&fi ferueno con fugo di melangole È

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