SCAPPI - Opera - 1570 copia

DI M. BARTOLOMEO SCATTI. ^j « Tifare paSìUciodi TOYdi , & quaglie , & altri uccelletti. Cap. XXXIX. T Vttiglifopradetti uotatici ricbiedeno d'eflertfi-efebi\ct$ìum* ti afeiutti, netti de(mi interiori,epriurdicollo,etpiedi,e froiuc vì\%ifino di faletpcpCygengeueroycannella, noci mofiate, &gai'oj r ali\ &fipongbino nella cafia con fette di lardo,et carne uitcllinayo porci- na battutafiotto,etuna paJfa,o -qbibbOyOprugne,o uifciolefeccbe t cuo prafi il pafHccio t etfi faccia cuocere al format come è preffo a cotto* fégli ponga dentro unafalxgfatta di prugne,et uifciole , o d'uua paf. fa, & moftaccioli, &fugo di melangole.MaCeft uorrâferuire afeiut- tOy non occorreràporuifapore. In queïïo modofipotrà acconciarele tortore,& li beccacciy & ogn altraforte d'uccellami. Gli uccelli di ual le vogliono piùfèeticria degl'altri, per ricetto del odore che hanno» Ter fare paHiccio.di Beccafichi t OrtboUni, & Bidoni. Cap. XL. S E quefli tre detti uccelletti farannograffi, non occorrerà cauargli gl'interiori^ pure uolendoglieli cauarecon lapunta a"unpuntar» ÌOyO con unjìcccofi cauin folo le budelle y epiumati che faranno afeiut ti t & bruftolitifi menino nella caffa del paHiccio, nella qualefia com pofithnedicerueUatefine,o difalcicelafina,ouerocarne magra diui~ iella battuta conprefiiutto > & lardo,et con effi uccellettifi pon bin» tartufili youero pedoni di cardiy o di carciofaniperle/fati tagliati mi- siùXijnefcolati con lafpetieria detta nel [opraferino cap.et un poco di . Tjiccarojnapotedohauereprugnolifrefcbiyftpongh'mo in luogo di tar tufoliyo pedoni di cardi,et cuoprafi ilpafìiccioyetfacciafi cuocere, & comefono appreffo a cottiper ti buco difoprafimetta un poco dìagre fio chiaroy0fugo di melandole tinto di Cerano y efi faccinofinire di cuocere, &fiferuino caldi. Sefaranno altra forte d'uccelletti,a tutù ban da efiere tamti gl'meriori % & priui digambe,& piedi,& inluo go de prugnoli,ponganfi prugne,&uifciole feccbe,& uua pajfa>ether buccie odorifere battutelenendo l'ordine difopra. < Verfare pafticci d'ogniforte di Ticcioni,e di VollaUri. Cap.'XLI. I ciccionidomeflici uogliono effere,fubito morti, fpiumati co l'acqua calda* netti de gl'interiori y ei rottegli l'offa ,fe gli uorrà tagUt-