SCAPPI - Opera - 1570 copia

DI M. B'^BJOLOMEO S C^TVI. 355 :UeUe,piglinfifei oncle di animelle d\efiauiteUaperlefìate,ebattuterm nute con i coltelli,con tre onde di prefeiutto uergeUiïo , & una bona, manciata dberbucàe ,mefcolado con effematme onde quattro di ca fcio grafio,& quattro di cafeio fecco grattato>& fei oua>un bicchie* re di latte di capra,me?gonda di camelia,fei onde di \uccaro 3 me^( onda di pepe,& tre onde dipignoli ammogliati* & ammaccati, tre oncie d'una pajfa,& d'etfa compofifione facciafemSorta con il sfoglio [otto & fopra,& faccia/i cuocere al forno ,0 [otto il tefto,& in luogo dellq cernette : di uiteHa,fipup adoperare ceruelle di porco, & anìmel le di capretto*D*e/fa compofitionefe nepuò empire cadette di pafiic^ à fatti dipaflareale%&fr\pti quelle del bianca magnare,a capitolo. $3. ^exfayet K ortareale4ij>olp,çAKfi*gi*ni > &Marne* £ap. SXX* an Iglinfilepplpe ddpettQ\d'es(i notatici,cheprima fieno fiate piti iJL çhe mex^arjoHite alio jpedo priuedi pelle,& nerui,&fi peflino jftel mortaro.e p ogni libra di polpa peflifì co effe onde quattro di mar %^pane, onero tre onde dìamandolejimbrofine monde, & una libra di (gufçarofino*&fincieMnasweiga dimoflacdoliifinimufchiatij&fd ^^^onafrelch^cri^i , &jifta che farà ognicofoMolto bene >gion- gafegli mejtf oncia di cannella pifia j mexXpncia tra garofali,& noci mofcate.etun quarto digengeuero,quattro onde d'acqua rofa,quattro sonde di butìro $ ouero medolla di boue piïia nel mortaro p conferuarla morbida, &d\efi.a com \pofitione faccifene tortaconilsfoglio fotto ,& fopra } fatta agelofu, & faccifi cuocere nel forno,0 fotto il tefio a len ,to calore, & feruàfi calda, con cuccaro,& acqua rofafopra. In que^ JÌQpiodof^Hofare^ellep • Terfare ton* reale delle fopradette polpe a un altro modo^ Cap Hl LXXl. , Ifie chefaranno nelmprtato kpolpe di due fagiani melano- fìtti allo Jpedo, onero di quattro fkarne con una libra d'amandole t a7^rofme,^Jd qncie di fugn^ dipprcofrefca,Quero di medolla dibo uè , onero di graffo di capponefìefco,fei onde di pignoli ammogliati, tre onde di dattalif efebi priui dell\offo>& pifia che farà ogni cofain , modo che non ci refìigrano alcuno a &per effere piùfi curo pasfifi per

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