SCAPPI - Opera - 1570 copia
DI M. BARTOLOMEO SCjtTTL 43» Terfarfapor bianco di mandole ambrofine . Cap. CLXXXVllI. f J^Eftifi una libra di mandole ambr&fine con mollica dipane bianco ira beuerato ncltagrefto chiaro,pasfifiper lo fetaccio* hauendolo (lem perato con l'agresto, &fugo di limoncelli , &giunganouifi fei onde di Tjtccarofino peflo,&unpoco difale 3 etferuàfi frefio 3 perciochepre fioftcorrompe . Ter farfalla diurno di melegranate , Cap. CLXXXIX. 'Qlglifi il uin d'cfìe mele granate cbiaro,&per ogni libra di uino ot to onde di cuccaro> façciafi bollire nella cazzuola > 0 pignata pian pianofchiumandolofili a tanto che faccia il corpo comefi dirà della fal%a reale nel capitolo feguente, preffo al prosfimo > che farà il ca- pitolo 191. Terfar (al\a di F{ebis . Cap. CXC- P lglifiilrebistcVkcome uua roffa >fgran\fi e piglifi il migliore % & t nçn il maccato,laHÌfi y facciafì bollire con tanta acqua chiara* cheftia coperto di tre ditad'auantaggiofina tanto chefiano crepati i graniipasfifi la decottione cofi calda per lofctaccioyipafiift per la cai %etta di rafdetta bianca , fin 9 a tanto chefine drà chefia chiara come uri rubino*& per ogni libra di decottione pafìata una libra & due on eie di TjtccarOyfacciafi bollire pian piano nella cavinola , mefcolandofi di continuo per rifletto del ^uccaro 9 che facilmentefi farebbe abbru- feiare, cotpe aliene in tutte l*altre fal\e a chi non lecura % bollito chefa taper me\a borafi farà laproua,&fe si comincierà a inuefcbiare,ca~ uhi fubito, et pongasi in uàfo di terra inuetriato > & quadofarà rifred datofé nepotranno fare bicchieri, perciochefacilmente gela % comefa ilgelo, & più tofto si può chiamar gelo, chefal%a. Terfarfapore del carpo delfudetto ftebis* Cap. CXC1. ciglisi quella parte ê ch'i rimafta nel fetaccio, & facciasi bollire
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