SCAPPI - Opera - 1570 copia

rie a Ila credenza. Dopo comparivano li duo altri Valafrcnìeri, con la Çornuta.douefiauano uarie, et diuerfe uiuande da cucinaJcquali tut- te erano canatefuora dalCadetto Scalco, etprefentate all'i detti Vre- Uti , //' quali uedute che l'haueuano, con la forcina nefaceuano Ufa? gio per degni ricetti . T^on fipoteuano mandare pafìicci ferrati , >, e polli intieri dentro, quali erano tagliati, et aperti in prefentia delti prefenti refi oui ,* ne anco fi poteuà mandar uino in altri uàfi.che di uè troène tonagliele drappiine altra cofa>cbe prima nonfofkrofmllup- patent reuifte. Li uafi di terra t et di uetro,chefi mandauano dentro non ritomauano più, perche erano regaglie del Mafiro di cerimonie ! le uiuande>che auan^auano,erano difinhuite alliferuitori del Con- ciane, cioè, barbieri t mi4ratori,falìgnamhfpetiali,fcoppatori , et altri di nari] eflercitmetfinito che ha lo Scalco di (eruireMende allo fior tello/e'l F{euerendiff, Sig. fuo padrone uuole,cheft mutino uiuande, et pigliando licentiate per l'altra porta, come èfiato detto.Et cofi fifieruèferait mattìm.Oiiui lordine delferuirefopradetto, refia di- rebbe alla guardia del detto palalo, cioè alla prima trincera della fort a maggwn del palazzo, oltra quelli chefiannoinBeluederc',ct à me^o pia^,che fono ungran numero de faldati, (lanno zó.Sui^ %eri notteyet giorno; doue è una catena diferro,etuna cafetta di tana le, doueripofa la guardia, etfopra la detta trincera à man manca, Dell'entrata del palalo, ci era un reuellino con otto canoniere con ottopexjt d'artiglieriagròfa guardata da un altra guardia de Sui^ qeri, et da due fentinelle.che di continuo ui Hanno : Et poco lontano, dal I\euellino,all'incontro della porta maggiore, laquale era guarda ta da cinquanta Sumeri,et poi un poco più inan^nell'entrar del pò. Ìa^o,ci erano trepe^i d'artiglieriaguardata di coturno da tre Sui^ yri.fentinellc; Et era per foccor/o della Guardia dellaporta a jl Mano manca poi dellaporta [otto una loggia, era un cancello di le- gno,doue di continuo Haua una compagnia d'Italiani , che ha tranfu to da tutte due le bandeVoltandofi à man defira,dou'è hoggi il po^ %p di Giulio Iti. nell'entrare del cortile, che uà à Torre Borgia , fotto la porta, doue Ha una catenari era una gran guardia d'ita- liani , & da mano fìniHra, nell'entrare, appreso un picchio , cra- uti Mtare portatile ornato di uarie tape^arie , et altre cofe , et preparamenti, doueft cantaua ogni mattina la mefia dello Spirit to Santo^dalli cantori di espella, et durante la detta Meffa , tifi-

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