STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
104 Capitolo settimo. Mo l te sono le cause che possono rendere il pane — il re degli a l iment i — insalubre. Se il fornaio pone in opera acqua di pozzo, che suole essere ricca di cat t ivi sali, il pane r iu scirà pesante. Sarà men nu t r i t ivo se poco cotto, perchè conterrà mo l t ’ acqua. Se sarà fatto con farina avariata o riscaldata può recar danni im mensi . Pègg io ancora quando si mescola al la fa rina gesso (s ino al 3 o per cento) per rendere il pane più pesante, barita (sino al 20 per cento), creta, terra da far pipe, carbonato di magnesia, bianco di z inco (perniciosissimo al la salute), ossa po lver izzate, ecc. A l l a farina di f rumento sogl iono anche me scolare altre ,farine inferior i , come di piselli , di lent icchie, di ghiande, di mais, di patate, ecc. L ’ a l lume , il vi t r io lo bianco e il turch ino ado- peransi eziandio, non di rado, nel la fabbricazione f raudolenta del pane. E perche? Perchè con que ste sostanze agg iunte al la pasta i panatt ieri falsi ficatori possono servirsi di ogni sorta di farine, r isparmiare nel la mano d ’ opera, fare il pane più presto e p iù bello. L a quan t i tà d ’ a l lume richiesto per render bianco il pane non è grande; ma il grande v a n taggio che ne ritrae il panatt iere si è que l lo che l ’ a l lume imbianchisce i l pane, non solo, ma a s sorbe una grande quan t i tà d ’ acqua ch ’ ei vende al peso ed al prezzo del pane. V e ro è però che il panatt iere non ci ha colpa, alle volte, per la ragione che il mugna io r ibaldo g l i porta la farina già bel l ’ e adulterata. Non per nu l la il proverbio d i ce : Coscienza di mugnai,
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