STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
i o 6 Capitolo settimo. rancidita, specialmente nel grassume, si forma un pr inc ipio così velenoso che fu paragonato al veleno dei serpenti. L e carni in conserva, gl i estratti di carne , non eccettuat i que l l i che vengono da l l ’ Ame r i ca , si adulterano faci lmente ed è assai difficile scoprir la frode. In generale, la carne di manzo è preferibi le alle altre, come que l la che dà un buon sostenta mento senza costr ingere lo stomaco a far mol ta fatica per digerirla. Ch i va in beccheria scelga sempre carni di anima l i ingrassati , perchè è og- gima i assodato che esse sono assai più nutr ient i del le carni di animal i maci lenti . Non dia ascolto al beccaio quando lo consigl ia a comprar carne macera e stagionata, piuttostochè fresca e tigliosa, perchè, più l ’ anima le è stato ma cel lato di corto, più la carne è nu t r i t i va ; nè creda che le ossa e le così dette parti muscolose o cal lose servano a fare un brodo più sostanzioso, perchè non si cava da esse che gelat ina, la quale, in fin dei cont i, è mera colla, poco o punto n u tr iente. Del rimanente, i più sfrontati falsificatori delle carni sono appunto i beccai che vi danno carne di toro per carne di bue e carne di vacca per carne di vi te l lo — carni dure ambidue e poco digeribil i . Ques t i signori , che vediamo spesso a r r icchire rapidamente, si divertono anche a ven dere per carne d ’ agnel lo e di capretto — che è un buon nu t r imento — carne di pecora o di capra, carne fetida, indigesta e poco sostanziosa. L e ostriche non sono così indigeste come ge
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