STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia

Adulterazioni, buon vino f a i l buon aceto , ma è invece adu l t e ­ rato come tant i altri l iquidi . I mezzi più comun i e più noti di adulterare le diverse qual i tà di aceto sono i seguent i : acqua, acido solfor ico, acido c loridrico, nitrico, tartarico, ossalico, a l lume , seme di senape, pepe lungo , pi ­ retro, grana del paradiso, pimento di G iama ica , sale di cucina, acetato di calce, ol tre gl i aceti più debol i e meno perfetti , come que l l i di sidro, di glucosa, di birra e di legno. G l i aceti del commercio sono talvol ta resi im ­ puri , senza che siano a bel la posta alterati, da sali di calce, da l l ’ acetato e dal sol fato di soda, da l l ’ acido solforoso, da materie empi reumat iche, dal caramele, dal piombo, dal lo zinco, dal rame, da l l ’ arsenico, dal ferro. Dove la natura non rivest ì i col l i apr ichi di pampini e di uva, l ’ uomo , sempre avido, non dirò bisognoso, di s t imo lant i art ificial i , suppl isce al v ino con la birra, la quale non è del l ’ erba d ’ oggi , come que l la ch ’ era già nota agl i an t i ­ chi Egiz i , secondo riferisce Ecateo , e, dopo di lui , Ar istotele, i qua l i appresero a manipo lar la nientemeno che da Osiride, in surrogaz ione del vino. Cont iene acqua, spir ito, due sostanze simi l i al chiaro d ’uovo ed a l l ’amido, un acido, come quel lo dei frutt i , una sostanza amara, che le vien dal luppolo, mol t i sali e quel gas che la rende spu­ mante ; il colore le è dato da l l ’ orzo più o men tostato. La buona birra deve essere l impidissima, poco acida ed amara, non deve gonf iare la pancia, nè

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