STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
Adu lterazion i. 121 10 non saprei uscirne meg l io che conchiudendo con le schiette ammon i z ion i del dottor R . Me nasci al popolo per preservarsene. « Come volete, comincierete dal dirmi , che noi siamo in grado di distinguere gl i a l iment i buoni dai cat tivi , i leg i t t imi dai falsificati? Ol trecchè non abbiam tempo da perdere nel far la scelta, se ancor volessimo incaricarcene, non avremmo la scienza infusa per dist inguere quando i ven di tor i ci trattano con coscienza da quando ce la ficcano. » Di te santamente : non è a vo i che spetta far questa ricerca, è alle autor i tà del paese che in combe quest ’obbl igo. Ma voi sapete che, a dispetto delle leggi , si commet tono i del itti e che la frode, quando l’avete r inchiusa, vi scappa dal rotto del la cuffia. E allora? » A l lo r a l ’ inganno, come la bugia, ha sempre le gambe corte; al lora, se un oggetto, che deve servire di nutr imento , è guasto o alterato dalla cupidigia degli speculatori , voi , che per lo più l ’ avete gustato quando aveva le qual i tà volute, se non riscontrate le sol ite apparenze, se l ’ odore non dice il vero, se trovate cambiato il sapore, se il vostro stomaco se ne risente, ricorrete su bito alla fonte magg iore : prendete il cibo s o spetto e portate lo al Mun i c ip io ; colà sarà posto sotto le tor ture della scienza e vi giuro che dirà 11 suo vero nome e il battesimo che ha r icevuto; se inganno vi è, il vendi tore non la passa liscia, paga con moneta sonante e bal lante il sopruso che ha fatto, si busca una buona risciacquata, e c’ è ancora il caso che sia obbl igato a chiuder
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