STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia

2 Capitolo primo. corpo vivente, fra di loro, sia di luogo di tut to o parte del corpo nel lo spazio. Quando , nè ad occhio nudo , nè per mezzo del microscopio, è discernibi le l ’ una o l ’ altra di co- teste due specie di moto noi argoment iamo che il soggetto in quist ione , o non è vivo, o la sua vita è latente e, come* dire, in aspettazione. No i troviamo esempi di quest ’ u l t imo stato nei semi e nei germog l i del le piante, nel le uova de­ gl i uccelli , degli insetti, ecc.; ed, appross imat iva­ mente, nel le marmot te, negl i spinosi , nei ghir i ed altri siffatti anima l i ibernanti , durante il pe­ riodo del loro sonno invernale. Quando gl i stimol i appropriati sono appl icat i ad alcuno di codesti oggett i — aria, umidi tà e temperatura conveniente nel caso dei semi e dei germi, aria e calore nel caso del le uova degli u c ­ cel l i, degli insetti, ecc. — allora il moto i n c o ­ minc ia e si svi luppa la vi ta. A l lo r a succede quel la bel la serie di mov iment i che attrae nuov i mate­ r ial i alle varie parti del germe da cui svi luppansi g l i organi , per ir crescendo, finche l ’ int iera s trut ­ tura abbia ragg iunto la debita ed assegnata g ran ­ dezza e struttura. Questa si chiama crescenza. L a crescenza è mo to nutr i t ivo — un ’ ass imi ­ lazione di sostanze omogenee per formar parte de l l ’ organismo individuale. In questo senso — ed è il proprio del la parola crescenza — la non si può appl icare, come fece L inneo , al crescere del le sostanze mineral i ; dap ­ poiché queste ul t ime , non avendo part i ed organi , crescono soltanto mediante l ’ accrezione di nuove particeli^!

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