STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
6 Capitolo primo. vent iqua t t r ’ ore se ne va per mezzo del le or ine ; un altro terzo si perde con l ’ aria espirata, e l ’ u l t imo terzo del nutr imento r icevuto abbandona il corpo in ciascun g iorno sotto forme di escre ment i , di sudore, di traspirazione cutanea, di muco, di materie sebacee, di lagr ime e di squa- met te epidermiche. Questi cambiament i organici , che costituiscono ins ieme la funzione del la crescenza e della n u trizione, dipendono dalla provvista di a l imento apparecchiato per essi dalla D igestione , opera z ione che compiesi nel lo stomaco e nel canale intestinale e di cui tratterò diffusamente più oltre. Par lando della natura e del le proprietà del cibo, noi dobbiamo guardarci d ’ incappar ne l l ’ e r rore, universale in addietro e sempre esistente s ino ad un certo grado, que l lo , vale a dire, di considerare le sostanze solide come sole merite vo l i di questo nome. Dacché ogni sorta di cibo entra nel sangue in uno stato fluido, noi non possiamo separare più a lungo le bevande dagl i a l iment i più sol idi ; in quan to che, finché esse sono assimi labi l i alla so stanza del corpo, hanno a ltret tanto diri tto di es sere comprese sotto la denominaz ione di cibo quanto gl i al iment i solidi. In cotesto senso anche l ’ aria che respiriamo può essere considerata corpe al imento, giacché il suo ossigeno cost ituisce una parte essenzialissima del l ’ organismo, e, senza di essa, niun altro cibo sarebbe assimi labile. I termini cibo e bevanda denotano più p iena
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