STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
>4 Capitolo secondo. teorie più contradditor ie sul la natura del la dige st ione erano propugnate dai dott i, ed aspre bat tagl ie furono combat tute sul corpo del la v i t t ima per far prevalere c iascuno la propria teoria. Il celebre detto a t tr ibui to al famoso ch i rurgo scoz zese, G iovann i Hunter , met te in r i l ievo i punt i più sal ienti di queste varie nozioni . « S i gn o r i » diss’ egl i «a l cun i chiamano lo sto maco un mu l ino e credono che macini a l iment i ; altri tengono eh’ esso sia una t inozza da fermento; altri ancora, un recipiente da cuocere; al mio vedere esso non è nè un recipiente, nè una t i nozza, nè -un mu l ino ; ma uno stomaco, signor i, è uno stomaco ! » E stomaco è sempre rimasto dipoi . § 6. C a u s a d e l l a , d i g e s t i o n e . L a causa immediata o prossima del la digestione è la presenza del cibo nel lo stomaco, la quale eccita i suoi nervi ed attrae ad esso un ’ af fluenza di sangue. Da ciò è secreto il succo gastrico. L a secrezione del succo gastrico è inoltre a c celerata dallo st imolo dei sensi, come l ’ odorato, e dalle commoz ion i del lo spirito, come l ’ aspet tazione di un buon pranzo o di a lcunché p ia cevole part ico larmente al palato; od anco da una specie di senso gustator io proprio di certuni in grado superiore agl i altri . Que l la porzione del la funz ione digerente che succede nel lo stomaco consiste pr inc ipa lmente nel lo sc iogl imento del cibo nel succo gastrico, sc iogl imento in gran parte, comecché non del tut to, di natura chimica.
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