STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
Digestione. Cotesto processo (che occupa un tempo più lungo o più breve, secondo la natura del le so stanze da digerire e del la potenza innata dello stomaco stesso) una volta- compiuto, il cibo è trasmesso alla prossima divis ione del canale a l i mentare — l ’ intest ino tenue — in una forma che abi l i ta i vasi e le cel lule assorbenti, ivi f it tamente col locate, a succiare que l la porzione del materiale loro presentato che a t traggono le loro vital i affinità elettive. Que l che non è adoperato trasmettesi a l l ’ inte stino crasso, ove, dopo essere stato spogl iato della porzione r imanente di materia nutriente , i l re siduo, o la scorie, è espulso dal sistema. La funz ione che ho descrit to deve necessaria mente var iare assai secondo la natura delle so stanze sottoposte alla sua az ione; e la scelta del cibo deve essere stata or iginar iamente , e, di vero, in quan to si riferisce ad una nuova sostanza a l i mentare , è sempre int ieramente sperimentale; quan tunque essa sia gu idata, non ha dubbio, da un certo istinto rassomigl iante, tut toché in grado assai men perfetto, a que l lo che guida in fa l l ib i l mente g l i anima l i inferior i nel la selezione del loro cibo. 11 carat tere quasi onnivoro de l l ’ umana d ige stione fu stabil ito soltanto nel le naz ioni inc ivi l i te le qua l i dispongono di una grande var ietà di mater ial i per al imento. L ’ uomo è sempre lon ta nissimo da essere onnivoro nel senso rigoroso della parola. Ne l regno anima le son molte specie inferiori le qual i v ivono di sostanze che per noi sarebbero o non nu t r i t ive o posi t ivamente ve le
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