STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia

Digestione. 21 certato con accuratezza discreta. A iex i s S. Martin — un Canadese il quale, per effetto singolarissimo di una pal la di fuci le, conservò poi, guar i to, una specie di apertura valvolare a traverso la quale potevasi scorgere quel che succedeva nel suo sto­ maco — fu sottoposto alle osservazioni di un v a ­ lente e giudiz ioso sperimentatore, il medico Beau- mont americano, e i risultat i ottenut i somm in i ­ strarono la magg ior parte dei dati di tal fatta a cui si può prestar fede. Il tempo in cui compies i la digest ione s toma ­ chica dipende, oltre la var iazione nel la natura del cibo, da l l ’eccel lenza e quant i tà del succo ga ­ strico, dal la posizione conveniente del corpo e dal l ’assenza di turbament i sul lo stomaco. È qu ind i evidente quanto dannoso abbia a r iuscire allo stomaco pieno l ’essere disturbato, scosso v io lente­ mente o dissestato dalle agi taz ioni del lo spirito e del corpo. Il cavalcare, il camminare spedi to ed ogni qualsiasi moto vio lento vogl ions i par t i ­ colarmente evitare. Per un ’ ora almeno, dopo un buon pasto, non si avrebbe a fare alcun esercizio se non passivo. Durante cotesto periodo dovreb- besi, segnatamente, por mente di conservare il ca­ lore del corpo e di sciogl iere od al lentare tut te le compressioni e legature troppo strette. Molte Persone, che soffrono di oppressione e malessere dopo il pasto, non dovrebbero trascurare di scio­ gl iersi gli abi ti intorno alla vi ta in modo da l a ­ sciare perfettamente l iberi i mov iment i del lo sto­ maco. O l tre al mangiare adagio, sì che la sal iva possa mescolarsi pienamente al cibo nel la bocca, è di

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=