STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
22 Capitolo secondo. pr imar ia importanza non cont inuare a mangiare per uno spazio troppo lungo di tempo. Cos ì fa cendo, le prime porzioni del cibo, che subiscono i mov iment i rotator i del lo stomaco ed occupano le sue forze, sono disturbate dalle porzioni suc cessive di cibo agg iunte alia massa in elabora zione. A l c un i tengono, è vero, che il mang iar di bel nuovo , anzi che sia digeri to l ’ u l t imo pasto, non tragga con sè conseguenze dannose. Ques ta op i nione non è però sorretta da l l ’esper ienza generale ed è contraddetta diret tamente dalle esperienze fatte sul precitato S. Mart in, in cui , quante volte inger iva nuov i a l iment i durante la digest ione , succedevano turbament i e r itardament i nel pro cesso digest ivo. Que l che io vo ’ dir qui , per altro, si è che c’ è pericolo a tirar via a mangiare anche poco per lungo tempo dopo il pr inc ipio del pranzo, e non che i pasti frequent i non sieno permessi in certi casi. Il sapore del cibo e il piacere che porge al palato hanno i loro usi n e l l ’indurc i a trattenerlo in bocca per un tempo suf ficiente ad essere me scolato int imamen te con la sa l iva ; ma, a som i gl ianza di tut t i gl i altri piaceri , non vuoisene abusare sedendo a tavola troppo a lungo. Ancora , mang iando a be l l ’ agio, una quant i tà assai maggiore di cibo può esser r icevuta dallo stomaco senza malessere, che a l lorquando s’ in go l la prestamente e in grosse masse; ma, anche in questa buona assuefazione di mangiare a r i lento, noi non dobbiamo mai essere sordi alla voce del lo stomaco, quando ci avverte immancab i l
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=