STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
Digestione. 23 mente eh ’ ei ne ha abbastanza. I l troppo strop p ia — pr incipalmente nel mangiare. § 9. D i g e s t i o n e i n t e s t i n a l e . T en i amo ora dietro al la massa fluida di cibo semi-digeri to passata dallo stomaco nel la parte inferiore del canale digest ivo — l ’intest ino tenue — e vediamo quel che vi succede. L a massa polposa ed omogenea, che pigl ia ora il nome di chimo , non è ancor conver t i ta nel f luido vivente che diventa quando entra nel san gue. Sono colà due coadiutor i per compiere la digestione — il pancreas o pancrea (glandola con glomerata sotto il fondo del la parte posteriore del lo stomaco) ed i l feg a to . I canal i da queste glandule versano i loro fluidi part icolar i ne l l ’i n test ino ove mescolansi al ch imo ed effettuansi nuovi cambiament i . Il cibo, pr ima acido, diviene ora a lca l ino ; le porzioni oleose e grasse sono parzialmente sapo nificate dal succo pancreat ico e l ’azione del la bile, che rimane, sempre sino ad un certo punto, nel l ’oscurità, par separi le porzioni organiche dalle inorganiche, compiendo, per tal modo, la conver sione del crudo chimo in perfetto chilo. In quest ’ u l t imo processo sono impl icat i cam biament i chimic i i qual i son di natura troppo recondita per l ’intel l igenza del la comune dei le t tori. Un a cosa però è comprensibi le. S ino a questo punto il cibo, comecché disintegrato e disciolto, è sempre in soluzione ch imica : esso non è ancora organizzato in molecole o cel lule vivent i . Ora,
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