STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
Digestione. 25 succo gastr ico; e perciocché cotesto f luido è se créto dallo stomaco diret tamente dal sangue, se quest ’ u l t imo non è in quant i tà e qual i tà normal i , mal puossi aspettare una sana secrezione ed una perfetta digestione. L ’ uomo sedentario, che se ne sta, per tut to il giorno, a tavo l ino, senza fare esercizio per met tere in c ircolazione il suo sangue, e qu ind i purificarlo, si meravigl ia di non poter digerire il suo pasto serale, anche dopo aver fatto la sua passeggiata a l l ’ aperto per acquistar appetito. 11 suo sangue impuro e letargico non vuo le far la secrezione di un buon succo gastrico. Un cibo male elabo rato entra, per conseguenza, nel suo sistema; od almeno la quant i tà non è sufficiente e digerita perfettamente sì da risarcire la sfinitezza c ag io nata dal suo lavoro giornal iero. E,i muor di fame nel l ’ abbondanza ; e, mentre argomenta dal suo malessere di aver mang iato troppo e crede che il mig l ior r imedio stia nel mang iar poco, le sue forze v i ta l i r imangono esauste nel vano tentativo di digerire la quant i tà necessaria di cibo. Il b i sogno di riparazione che induce questo stato non naturale del sistema chiede un sostentamento che lo stomaco non gl i può dare e l ’ in f e l i c e . muore, da ul t imo, di af famamento virtuale. Cotesto ma lanno della dispepsia, o difficoltà di fare la digest ione, non cesserà sino a tanto che, non solo saranno accorciate le ore del lavoro se dentario, ma interpolate eziandio per andare a far due passi e a prendere una boccata d ’ aria. O t t ’ore cont inue di lavoro sono assai più gravose di due porzioni di quat tro ore c iascheduna, con
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