STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia

2 6 Capitolo secondo. una interpolaz ione di riposo e di un poco di scianto. Quante volte, per una qualsiasi cagione, il corpo si r imanga spossato ed esausto, bisogna por mente di non sovraccaricare lo stomaco di cibo soverchio. N i u n organo simpat izza così prontamente come 10 stomaco con la stanchezza o Io sfinimento del sistema generale. I viagg iator i , segnatamente, in strada ferrata, sogl iono, non di rado, empirsi l ’epa, memor i , per avventura , di que l l ’ant ico proverbio: Non ti mettere in cammino, Se la bocca non sa di vino, 11 quale non riferivasi , ad ogni modo, che ai v i a g ­ giator i pedestri, come spiega l ’altro proverbio: Suola e vino Fanno far cammino. Ma, se avessero senno, penserebbero invece a non rimpinzars i . L ’ eccitazione e il calore, prodotti dal moto accelerato, dal trabal l io incessante, e soprattutto, da l l ’aria impura che si respira in certi carrozzoni stipat i e pieni di fumo di tabacco , assott igl iano la quant i tà di fluido secréto, al che dee corrispondere una r iduz ione proporzionata nel la quant i tà di cibo, spec ialmente del la carne. Past i leggier i di carat tere far inaceo , minestre, caffè e latte, thè sono i cibi più confacent i ai viagg iator i in istrada ferrata, i qua l i risparmie- ranno gravezze e, tal fiata, dolor i ai loro stomachi e stoccate alle loro borse, se g i reranno largo dai cosidetti buffets di certe stazioni .

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