STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
Cibi. 3i sizione, a quel le sostanze vegetal i contenute nei grane l l i e nei semi per la nutr iz ione delle piante novel l ine. In ambedue v ’ è un misto di pr incipi a lbuminos i , oi l ici e zuccherini . V i a via che il fanc iul lo ingrandisce, divien ca pace di digerire piccole quant i tà di cibo animale, il quale deve essere mescolato copiosamente coi pr incipi vegetal i , amido, zucchero ed ol io (burro). Da uno e mezzo a due anni è già tempo d ’ in cominciare ad agg iungere carne anima le alla dieta dei fanc iul l i . A quat tordic i anni il giovinetto consuma tanta carne quanto un adulto ed, in caso di rapida crescenza, anche più. Molte persone par abbiano un sistema d i ge rente così caldo ed irr i tabi le che niun al imento conferisce ad essi eccetto i far inace i ; altri , per lo contrario, di natura fredda e f lemmat ica d i vorano impunemente enormi quant i tà di carne. In tut t i i siffatti casi le pecul iarità di tempera mento rappresentano una parte importante, come anco le abi tudini , specialmente, se eredi tarie. Le persone i cui antenat i erano assuefatt i a viver bene non si acconciano ad una dieta povera come coloro i cui progenitori vissero in circostanze più umi l i . Ancora , la scelta del cibo, sia anima le sia ve getale, o la distr ibuz ione d ’ amendue ai bisogni del l ’ indiv iduo dipende molto dalla natura del suo lavoro e dalle esigenze sul le sue potenze vi tal i , del pari che dalle oppor tuni tà somministrate dalle ab i tud in i del la vi ta a pochi e f requent i pasti. Il cibo animale, come più concentrato del v e getale, è meg l io adattato a sostentar le forze vital i
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