STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia

36 Capitolo terio . depravato, i qual i non io imbandiscono alla loro mensa se non è r idotto un avel lo e condot to a spasso dai bachi. Dei vo lat i l i domestici il pollo è il più d iger i ­ bile; men digeribile è il pollo d’ india , o tacchino, e pochissimo l ’oca e l ’ ana t ra ; anzi , le loro carni sono gravi , sv i luppano mol ta aria nel corpo, e, dove se ne mangi nei calori estivi , possono ca­ gionare diarree e coliche. Le u o v a , il latte e i grassi anima l i son tut ti di facile digestione e formano insieme un n u t r i ­ mento perfetto. Il lat te sano, fresco, non adu l t e ­ rato si può chiamare una vera carne fluida. Del le uova il tuorlo riesce più nutriente del bianco, ma la loro cottura non vuo l essere spinta troppo oltre. Rispetto poi al cibo vegetale, la proporzione che deve avere co l l ’int iera dieta dee variare se­ condo l ’ età, il temperamento e il tenor di vita. I fanciul l i slattati devono essere nudr i t i pr in­ cipalmente coi vegetabi l i più digeribil i , tramezzat i o consociati ad una dose copiosa di buon latte di mucca. L a moda di cibare i fanc iul l ini del icati di carne arrosti ta (accompagnata, di frequente, da st imo­ lant i alcoolici) non si può riprovare tanto che basti. Essa è contraria ad ogni sano dettame f i­ siologico, e, nel la sua intrus ione disennata ne l ­ l ’ordine della natura, non è agguag l iata che da que l l ’avve lenamento co l l ’alcool onde mol ti mo r i ­ bondi mandans i ubbr iachi a l l ’ altro mondo. G l i stomachi dei fanciul l i non possono digerir mol ta game e la malattia o il malessere sono conse­

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