STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
44 Capitolo quarto. vista, per mantener nel sistema que l l ’ equi l ibr io che addimandasi sanità. § 1 7 . C i b i c a r b o n a c e i . T e o r i a d i L i e b i g s u l c a l o r e a n i m a l e . L e altre due classi in cui fu diviso il cibo, l ’oleoso o grasso, e le sostanze amidacee e zu c cherine, furono, non ha gran tempo, r iuni te i n sieme sotto il ti tolo di calorificanti. A l celebre chirnico tedesco, il barone Liebig , (morto nel 1873) noi andiam debi tor i di questa grande genera l izzaz ione: dacché, con tut t i i suoi errori di commissione e di omiss ione, risultat i più pratici hanno tenuto dietro a l l ’int roduz ione di questa teoria, nel modo di proporzionare i re g imi ai bisogni del sistema, che in quals ivogl ia alt ra teoria. Ol tre il pr imo dovere di mantenere l ’edifizio nel la sua integr i tà, di riparare tut te le breccie e risarcire le parti perdute, che compie il cibo a l buminoso , la grande funz ione del calore anima le r ichiede una quant i tà di lavoro ed una costanza di operaz ione che è solo seconda, se seconda, a l l ’altra. Che L ieb i g avesse ragione nel lo stabil ire in un modo così assoluto i propri pr incipi , non è da credere , ed i suoi asserti furon dipoi grandemente modi f icati dai fisiologi ; dacché si trova che la dieta a lbuminosa è capace di mantenere il calore del corpo, sebbene con minore efficacia di u n ’alt ra consistente, per mol ta parte, in sostanze composte d ’idrogeno e carbonio in certe proporzioni .
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