STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia

Pr incip i essenziali del cibo. 4.5 Il grande errore di L ieb ig pare consistesse nel sostenere troppo esclusivamente che la tempera ­ tura del corpo è mantenuta da una diretta azione chimica fra il carbonio e l ’ idrogeno del cibo e l ’ossigeno inspirato mediante la respiraz ione; e nel non dare impor tanza sufficiente al fatto che la distruz ione dei tessuti del corpo mediante l ’os­ sigeno, la quale succede costantemente, e l imina eziandio, e in grande quant i tà , il calore. Con questa qual i f icaz ione del la teoria del ca­ lore animale dei gran chimico tedesco è indub i ta ­ bile che molta parte del cibo che consumiamo è adoperata sempl icemente a mantenere la t empe ­ ratura propria del corpo: e il punto sta perciò nel trovare un materiale che compia cotesta fun ­ zione col minor dispendio possibi le di forza. E evidente aifatto, dagl i esempi degli anima l i che muo iono di fame, che il calore animale può essere mantenuto , tut toché non al suo stato nor­ male, dal consumo dei mater ial i del lo stesso corpo. Cos ì anche il cibo a lbuminoso basterà per sé solo, per qualche tempo, allo stesso fine; ma allora bisognerà prenderne u n ’ assai magg ior quant i tà di que l la che basterebbe se gl i element i oi l ici , od amidacei , fossero convenientemente mescolati con esso. I calor i f icant i propri, per altro, sono i compost i d’ idrogeno e carbonio che trovansi nel grasso animale , gl i ol i i derivat i dai due regni , e l ’amido, la gomma, lo zucchero, la muc i l lagg ine , ecc., che ottengonsi soltanto dalle sostanze vegetali . II Groenlandese, che consuma 5-6 chi log. di grasso oleoso di pesce al giorno, ha bisogno di

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