STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia

Princip i essenziali del cibo. 49 § 19. D i g e r i b i l i t à d e l l e v a r i e s p e c i e d i a l i m e n t i . No i dobbiam ora passare a rassegna le varie specie di a l iment i per veder modo di accertare, al possibi le, la loro digeribi l i tà ed il loro sapore. G i o v a però premettere che, a cagione del le par­ ti colar i tà var iant i di età, temperamento, assuefa­ zione, razza e cl ima, non si può pretendere di arr ivare ad un canone assoluto, sì sol tanto appros­ simat ivo. Q u e l e h ’ è alimento p er uno è veleno per l ’ a ltro , è un adagio provato ed esempli ficato nel caso di una persona, la quale può mangiare impunemente un cocomero lungo una spanna, mentre è avvelenato da un granch io l ino o da un pezzetto di aringa. La maggiore prossimità a l l ’ accuratezza che fu sinora conseguita, rispet to alla durata della d ige­ st ione di var i al iment i , è stata il r isultato di os­ servazioni sul le persone di coloro i qua l i ebbero, per fortuna, una finestra nei loro stomachi , a traverso la quale sì poterono veder le operazioni del l ’ interno. Quando Momo biasimò, ant icamente, mamma Na tura di non aver comp iuto il suo capo- lavoro , l ’ uomo, trascurando di apr irgl i nel petto un f i­ nestrino, a traverso il quale si potessero vedere (?) i pensieri del suo cuore, egli non pensava, per fermo, che sarebbe venuto i l tempo che sarebbero posti a nudo i pensier i dello stomaco , con r isul ­ tati inf ini tamente meno imbarazzant i di quel l i S t r a f f o r e l l o , 4

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