STRAFFORELLO G. - Alimentazione - 1884 copia
54 Capitolo quarto. loro digestione. Cotesto fatto inna lza l ’arte del la cucina al grado di una scienza (esulta o genio del gran Dumas pel Grand D ictionnaire de c u i s in e !) , e mette i suoi precetti in int ima relazione con la fisiologia. C ’ è però, in queste r ivelaz ioni , una fonte di fallacia contro la quale bisogna stare in guardia, ed è il supporre che, per essere una sostanza fa ci lmente digeribile, le si abbia a dare, nel vit to, la preferenza sopra le altre. La rapidità onde un al imento traversa lo s to maco non è, assai spesso, che un segno del la pic cola quant i tà di nu tr imento che si ritrae da esso; e, da l l ’altra banda, sostanze nutr ient i in sommo grado sono trat tenute dallo stomaco sino a tanto che esso abbia messo in opera tut te le sue forze per estrarne tut t i i prodot t i uti li . A tal proposito, noi siam soliti chiamare certi cibi sodd isfacenti, termine che , genera lmente , altro non significa se non che lo stomaco è im pegnato per lungo tempo intorno ad essi, epperciò il r itorno del senso del la fame è protrat to più a lungo. Cer t i a l iment i , perciò, possono essere di lenta digestione e cagionare qua lche malessere nella loro assimi lazione ed essere, non pertanto, mol to nutr ient i ; mentre altri , quan tunque abbondant i di nu t r imento , possono essere irr i tant i allo sto maco o superiori affatto alla sua capacità di d i gerir l i senza aiuto. Con la suddetta tabel la dinanz i a noi , e, non diment icando mai le cautele rispet to alle pe cu liari tà indiv idua l i , i soli altri fatti necessari a
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