Tesi affreschi ospizio esposti
~ 16 ~ CAPITOLO 2. L’Ospedale Grande detto oggi Vecchio (1471-1975) In questo capitolo verrà esposta una cronologia sintetica della storia e delle principali vicende legate all’Ospedale Vecchio di Parma. 2.1 Storia sintetica dell’Ospedale Grande dal 1471 al 1548 Nel 1468 a Parma scoppiò una violenta endemia di peste che aggravò la già precaria situazione sociale e sanitaria. L’epidemia fece saturare ulteriormente i ricoveri cittadini di malati in cerca di un rifugio, di orfani e di trovatelli (circa 94 nel 1470). Nel 1470, gli anziani del comune, supplicarono il duca di Milano (dal 1466 al 1476), Galeazzo Maria Sforza, di intercedere presso il Papa per ottenere direttamente dal pontefice l’unione di tutti gli ospedali minori della città e della provincia parmense con l’ospedale Tanzi, dal momento in cui i rettori dei singoli istituti fossero deceduti o avessero rinunciato. Motivo, utile per sancire il vincolo, fu che molti dei rettori degli ospedali della città, soddisfacevano prima di tutto i loro interessi, anziché operare a servizio dei poveri e dei ricoverati. Uno scritto di un celebre medico parmigiano impegnato alla cura del morbo, Rolando Cappelluti testimonia che nell’epidemia del 1468 circa diecimila persone persero la vita. 25 Jacopo dei Zanachi, già rettore dell’ ospedale Tanzi, il 25 ottobre 1470 ricevette, dagli Anziani, tramite rogito di Gio Lodovico Sacca, dettagliate istruzioni per recarsi a Roma, dal Pontefice per discutere e negoziare la riforma. “Item datos domino Jacopo de Zanachis rectore Hospitalis Rodulfi, ituro Romam, pro expensa fienda per eum pro impetranda unione hospitalium Parme eidem Hospitali Rodulfi 25 Per tutte le informazioni riportate in questo paragrafo vedi A.Ricci con bibliografia precedente (la documentazione a riguardo sostanzialmente è quella pubblicata da Pezzana più le novità aggiunte dalla stessa Ricci)
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