Tesi affreschi ospizio esposti

~ 18 ~ Zanachi. Un'altra differenza la si nota per quanto riguarda i rapporti tra il comune e la chiesa, difatti a Parma il comune agiva in conflitto con il potere ecclesiastico e con il vescovo della città in quanto i rettori degli ospedali minori, fin ora tutti appartenenti al clero dovevano rinunciare alla propria carica. Infine la prassi che il comune adottava divergeva dagli altri esempi anche nel fatto che c’era l’ intenzione di ampliare la struttura posta ad ospitare i degenti. Il 4 dicembre del 1471 Sisto IV promulgò l’ exequatur per l’ istituzione del nuovo ospedale, il cui patrocinio e il cui sostegno erano riconosciuti al Comune di Parma, furono soprattutto resi completamente esenti da ogni controllo da parte della chiesa, beneficiando della diretta protezione papale. L’assetto giuridico, il patrimonio, la gestione amministrativa, la natura delle strutture edilizie, dei vecchi ospedali e della nuova struttura, non erano ancora state comunicate alla Santa Sede dal Comune e dal suo agente Zanachi, così Sisto affidò a Baldassarre del Monte, Padre superiore di San Michele arcangelo degli Umiliati di Parma il compito di raccogliere e verificare le informazioni su tutti gli enti coinvolti nella riforma ospedaliera. Il Papa demandò allo stesso del Monte il potere di accettare a Suo nome le rinunce dei rettori dei diversi ospedali minori. Qualora avessero spontaneamente preso tale decisione sarebbero stati automaticamente accorpati all’ ospedale di Rodolfo Tanzi, altrimenti dopo la morte del rettore sarebbe avanzata la pratica di accorpamento. A conclusione il Del Monte si avrebbe dovuto accertarsi che alcune condizioni imposte da Roma venissero rispettate. 1) il vescovo di Parma doveva prestare il proprio consenso alla riforma; 2) tutti i redditi dei beni incorporati, così come quelli già propri del Rodolfo Tanzi, dovevano essere usati solo per il sostentamento dei poveri infermi, dei pellegrini, dei fanciulli esposti e di altri miserabili, senza alcuna distrazione;