Tesi affreschi ospizio esposti
~ 20 ~ economica. 28 . Come si può immaginare necessitavano molti anni per far sì che il nuovo ente prendesse forma sia fisica che istituzionale. Nel 1472 la fabbrica dell’ Ospedale Grande di Parma stentava a decollare, in più la bolla papale non veniva ancora pubblicata a causa probabilmente delle clausole troppo proibitive contenute in essa e sopra riportate. Tra la fine degli anni settanta e la metà dei novanta del quattrocento l’ ospedale si trovò ad ospitare un numero sempre crescente di esposti (nel 1477 Pezzana ne aveva contati 150, mentre tra il 1492 al 1497 Benassi ne individuò 200). In effetti in quel periodo a Parma esplose una grande emergenza sociale, dovuta a epidemie, esondazioni e sfociata nella guerra civile del 1477 e nella peste del 1478; poi ancora s’ebbe la cosiddetta guerra dei Rossi in provincia ed il colpo di stato in città, e infine la più grande epidemia del secolo: tra il 1483-85. Così si pensò di affidare, attraverso l’adozione, i bambini dopo i tre anni alle balie. I trovatelli che non venivano né adottati né trattenuti dalle loro balie, venivano, raggiunta una certa età mandati nei territori fuori dalle mura cittadine come “famigli”. Altri divenivano apprendisti all’interno di esercizi locali e botteghe. Il progetto esecutivo del nuovo edificio fu steso dall’ingegnere del Comune Gian Antonio da Erba nel 1476; i lavori erano già timidamente iniziati da un paio d’anni, probabilmente con operazioni di apparecchiamento del cantiere. I costi per sostenere il nuovo cantiere e le spese legate al mantenimento degli orfani erano piuttosto ingenti, basti pensare che tra il 1474 e il 1481 furono spese circa 18500 lire imperiali, così dipartite: nel 1474 furono spese 1937 lire imperiali per l’allattamento degli esposti e la fabbrica, nel 1475 le spese ammontarono a 2071 lire imperiali, nel 1476 a 3230 lire imperiali, nel 1477 a 2143 (con massaro ser Angelo Zaboli), nel 1478 a 1985 lire imperiali (massaro Ser Francesco Bazzani), nel 1479 a 2038 lire imperiali (medesimo massaro), nel 1480 a 2465 lire imperiali (medesimo massaro), nel 1481 a 2545 lire imperiali (massaro Ser Talento Talenti). Il 24 luglio 1482, viene pubblicata nella 28 A. Ricci 2004, p. 84 e 85.
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