Tesi affreschi ospizio esposti
~ 37 ~ 3.3 La “ Camera del priore ” e il chiostro degli esposti Il quartiere Sud-Est dell’ Ospedale Vecchio è compreso tra la facciata porticata che dà su via d’Azeglio e i bracci meridionale ed orientale dell’ impianto a crociera, comprende pertanto il cosiddetto chiostro degli esposti. Gli ambienti originali a pian terreno del suddetto chiostro sono posti su due dei quattro lati del cortile, precisamente lungo il lato est e quello sud, ed hanno funto fino al 2010 come sede dell’Archivio Storico Comunale, ora trasferito in un'altra zona della città. Tra l’ ingresso principale alla crociera realizzato dal Feneulle e l’ ingresso al chiostro si susseguono tre ambienti. Il primo di questi è una piccola stanza voltata a crociera e pavimentata in cotto, proseguendo verso levante incontriamo i due ambienti principali il primo dei quali, anch’esso coperto da volte a crociera presenta al suo interno sulle vele delle tracce labilissime ed illegibili di affreschi. Entrando nel vano adiacente si nota subito una finestra sul muro meridionale che affaccia sotto il porticato, di rimpetto troviamo una porta d’accesso al chiostro. Questo ambiente è particolarmente importante perché sulle mura si sono conservati parti di affreschi sotto lo scialbo in occasione di un restauro recente (2000). Individuiamo due lunette affrescate,una raffigurante la Vergine e un santo martire, probabilmente San Nicomede e una seconda con un altro santo, identificabile grazie all’ iconografia in San Bovo. 47 Santi a cui erano dedicati ospizi e piccoli ospedali distrutti, il cui culto però non andò perso , ma fu trasferito all’ interno dell’ ospedale Tanzi e che ritroviamo raffigurati anche nelle lunette ai lati dell’ ingresso della chiesa di Sant Ilario. Ad esempio l’ ospedale di S. Nicomede, che venne distrutto nel 1546 ad opera di Pier Luigi Farnese , fu ricostruito di rimpetto all’ ospedale all’ Ospedale Grande nel 1568. Questo santo e il suo titolo, insieme ai santi Bovo e Vincenzo Martire vennero trasferiti all’ interno dell’ Oratorio Nuovo e furono costruiti e dedicati a loro degli altari. Probabilmente S. Vincenzo Martire è 47 Analisi archeologica dell’ ospedale Vecchio,Il quartiere sud-est, Carlotta Taddei
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