Tesi affreschi ospizio esposti

~ 65 ~ • la larghezza dipende dal grado di ordine strutturale del campione. Di seguito vediamo come si procede alla misurazione. Il campione polverizzato viene distribuito su di un vetrino smerigliato, con la superficie accuratamente pareggiata. Il porta-campione viene quindi inserito in asse con la sorgente di raggi X, ad un angolo θ noto, mentre il rivelatore ruota attorno ad esso tramite un apposito braccio secondo un angolo pari a θ. Il diffrattometro presenta, in genere, una sorgente composta da un tubo con un anticatodo al rame colpito da un fascio di elettroni, che emette le radiazioni k α del rame. Il diffrattometro è collegato ad un PC, in modo da raccogliere le informazioni relative allo spettro di diffrazione e immagazzinarle in un file. Lo spettro può essere elaborato a partire da questo file per essere visualizzato su monitor o stampato in formato cartaceo. La misurazione viene effettuata a temperatura e pressione ambiente. La diffrazione delle polveri da bulk viene comunemente usata per identificare sostanze sconosciute, comparandole con le informazioni contenute in appositi database, e per caratterizzare miscele eterogenee solide. E’ applicabile ad ogni tipo di materiale purché cristallino. Fra i principali vantaggi dell’XRD vi sono la distinzione dei polimorfi, ossia di quelle sostanze con stessa formula chimica ma differente struttura cristallina, la caratterizzazione di miscele eterogenee e la ripetibilità delle misurazioni su uno stesso campione (non è quindi una analisi distruttiva). Tuttavia la diffrattometria è un’analisi invasiva, in quanto richiede il prelievo di una quota di campione che deve essere polverizzato.

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