Tesi affreschi ospizio esposti

~ 8 ~ - cantare la messa solo nei giorni delle feste Santorali alle quali la chiesa era dedicata; - i confratelli possono eleggere un rettore o un pastore che doveva essere soggetto al vescovo; - la chiesa era libera da qualunque esazione o colletta. L’iniziativa di Rodolfo Tanzi ebbe numerosi consensi anche grazie ai buoni rapporti che lo stesso ebbe con il comune, con i rappresentanti della chiesa e con la borghesia della città. Sono da ricordare le donazioni elargite dai molti a beneficio degli infermi e degli esposti che avevano dimora nella struttura,ricordiamo quelle degli anni 1204, 1208, 1213 e 1214 grazie alle quali Tanzi riuscì ad acquistare nuove proprietà, alcune confinanti con l’ospedale, che ne aumentarono di molto le rendite. 5 Nel XIII secolo, l’ospedale contava già sulla proprietà di circa 230-233 ettari di terreni con case e mulini 6 . Determinante fu l’acquisizione dei diritti sull’acqua ai fini di una buona condizione di vita all’interno dell’ospedale. 7 Quello di Tanzi fu un grande operato che durò fino alla sua morte nel 1216, anno in cui gli succedette il prete Pietro, con l’approvazione dell’autorità diocesana, che proseguì la politica di irrobustimento dell’istituto. Gli studiosi hanno ipotizzato che nel 1250, ad opera del rettore Pietro, l’ospedale fu trasferito e ricostruito più a est nei pressi della strada maestra Santa Croce (attuale via Massimo D’Azeglio), in risposta al crescente numero di infermi. In realtà studi recenti hanno appurato che già nel 1202 esistevano due ospedali diversi, o meglio un unico ente ospedaliero diviso in due sezioni. Nel 1214 viene redatto un documento nel quale è scritto: qui habitant ibi ubi 5 P.L. Dall’Aglio in Dall’Aglio e C. Trombara 1956, p. 10. M. Pellegri 1973, p. 111. M.O. Banzola 1980, p. 88 e n. 8. 6 M. Guenza 2004, p.145 e n. 34. 7 P.L. Dall’Aglio in Dall’Aglio e C. Trombara 1956, p. 10. M. Pellegri 1973, p. 111. M.O. Banzola 1980, p. 88 e n. 8.

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