VASSELLI - Apicio overo il maestro de' conviti - 1647 copia

Dal tridente reti mfrean %H fìampL Fiumi d'incendi U T art are a Dea Da gli antri rapitor [porge fumanti; Poiché col valicar fiamme ondeggianti l Coda flutti dardor Piraufia Etnea. Quindi veggo abbondar nel Fdfo Scita L'empie reliquie de Vodrifia menfa Mentre multiplicato Iti di/hen/a, In raccordo mortai, cibo di vita ^ Corron £Etolia % ed 'Erimanto pnfie Le fiere ad incontrar glorie omicide ; E ad oltraggiare Meh agro 9 e Alcide 3 Nutron moflri maggior l'atre forefle, Sopra il margo fpumante ambifce il Nilo D'aucr T ifeo a intimorir col ciglio ; Perche Ciprigna 3 con il cicco figlio > Sian muta preda di loquace filo. Cibo , quel s che rapì fiamma vitale Sopra l'Indica rupe vn roftro eterno ; E ehi flr ugge col foco io qui difeerno Render PARTILE PICHE oggi immèrtdk • Ifi non cura su gli Egiti altari Ctiaueffc al fuo periglio Argo in cufiode j Ma ne la prefk forma hi maggior Lode , Ctivn Bri arco 4 lacerarla impari ^ Vrgonfi eccelfe fui Gorgone* Atlante De Cedri Ma un fan lepompe immenfc ì E volan per formar eterne menfe Mille bipenni a con fumar le piante. Fib ozio/o tA biffino ignaro A l'Etiope fu e lo in van non fura, Se intejfo qui 5 di Belgica tepura ; Opprejfo in pieghe f fi folleua al par9 • Vige a Carifié su gli Argini fini Si

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