VASSELLI - Apicio overo il maestro de' conviti - 1647 copia

D E ' C O N V I T I . C E N A Fatt a nel fine di Luglio per f Rccellentifs . Signo r Duca Aleflandr o Primo della Mirandola mio Signor e alla Concordia nel paffaggio , che fec e laS^renifs . Madama Catterin a Medici Duchef - fa dì Mantoua,feruit a a due Piatti Reali. i*-9Q Plendidiffima, & infinitamente generofa fu fempre, come è di pre- O fente, l 'Eccel lentifi ima Cafa Pica; ma i l Sig.Duca Alefiandro P r i- mo r di gloriofa memoria Jmi o fempre rmerito Signore,fupcrò di gran longa tutti i fuoi Antenati ,lafciando nelle lodcuoli fuc azioni la meta, alfaqualefagi»iamentc pretefe , chc giungeflero i fuoi Poderi , col!a_, gjenerofitàdelraniiTiJ, co la prudenza, colla benigni tà, e col faper Po- l i t i co ; Virtù rutte , che l.ifciite per eredità ncIT Eccellentifshna-* fila Cafa, volle, eh* in queftì pi ufi godertero,che de* beni di fortuna, a mi l le vicendeuolezze, purtroppo fo ' ge t t i. Tralafcio, ch'egli fo(Fe i l Padre de* Virtuofi *, il piragone de' l ittcrat,i il Mecenate dc'fuoi tempi; l 'oracolo deTr inc ipi ; l'amore dc'fuoi fudditi, e folo di rò, ch'egli amò cosi viuamente la lplcndidczza, che lafuaCafa nóinuidiauaaHc mag- giori d'Europa; auendo fornimenti d'adobbi per li fuoi quarti cosi r i c- c h i, e fuperbi,che non v'entrò Principe, quale non reftaffe ammirato; Credenze cosi piene, e ricche d'argenreria, e bianca , e dorara, che ve- niuano alle occafioni richiede da i più grandi di Lombardia : Gioie tan- to famofe, e fuperbe, che nelle maggiori occaf ioni, erano da tutt i de- fiderate; cche oltre l'auer fcruidori de' più prartici, e confumati in ogni genere , a'quali con larga, e prodiga manodifpenfaua continuamente, c don i, e richczzcprofefiaua ancora di tenere alla fila perfona,& a! fuo feruigio Caual ieii di prima Claf lc, e Baroni Roma n i, come furono vn Lu i gi V i t e l l,i vnMarche f edi Terfana,vn Conte S t rozz i, vn Marche- le Magnani, & al tri, che (l imo fuperfluo qui i l regiftrar t>li, auend'egli nc'gloriofi fuoi getti con perpetui caratteri, immortalate le fue gran- dezze^ . Nel l ' al loggio dunque di quefta Sereni fsima, volle qucfto generofo Principe fare al mondo più che mai conofeere i tratti della fua natura, e dopò auer fatto preparare i l fuo Palagio della Concordia di maniera, che in fimile occafionc faria flato conueneuole alla dignità d'ogn' vno de'maggiori Potentati del Mondo; comandò a mègli ordini delle C u - cine,

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