VATEL - I funerali del coniglio - 1917 copia

Ma la prolificità immensa del piccolo roditore, e la sua voracità, provocarono in talune regioni danni ingenti che indussero a cercar di arrestarne lo svi luppo smisurato, dando a chiunque i l per- messo di cacciarlo. Ma i danni già arrecati e quel li successivi, provocarono nelle popolazioni un vero odio contro i l conigl io. Odio v i vo ancora oggidì, del resto. Il conigl io, specialmente quello selvatico somigl ia, a pr ima v i s ta al la lepre, pur differendone, invece, per ta luni caratteri e pei costumi. Il coniglio ha mantel lo eli colori svariat issimi; orecchie eli foggi e differenti; quello selvatico giunge raramente al peso di un chi logrammo, mentre i n- d i v i dui di diverse varietà domestiche possono rag- giungere un peso cinque o sei vol te superiore. La carne del coniglio selvatico è naturalmente più sapori ta eli quel la del conigl io domestico; tanto che vien preferita a quel la del la lepre, ta l vol ta. Ma nessun disprezzo mer i ta quel la del coniglio domestico; inf at ti essa è nutriente quanto ogni a l t ra carne; è pure sapori ta e sanissima; se t a l vo l ta sembra poco buona se ne impu ti la colpa al l 'al levatore, che, tenendo assai male i suoi al l i evi, nutrendoli al la Dio mercè, tenendoli magari sempre nel più lur ido angolo, delle più sconcia ed oscura stal la, riesce per miracolo a tenerli v i v i; dimodoché, la poca loro carne, riesce f laccida, ins ipida, e di poca resa al la cot tura. Si provi invece a sceglier un bel conigl io, ben nut r i to, da l la carne ferma e soda, che abbia vissuto non i n un qualsiasi immondezzaio, ma in una gabbia ben pul i ta ed arieggiata, da l la quale non fosse stata esclusa la luce; che abbia mangiato, oltre a buccie di cocomeri, di poponi e di patate , c i bi eminente- mente acquosi, anche qualche po' di buone erbe, o di foraggi in inverno, di tuber i, qualche pi anta aromat ica di tanto i n tanto. E certamente, se cu- citrato a dovere, quel conigl io riporterà una completa v i t tor i a; tanto da far provare, a chi lo gustò, i l de- siderio di ricominciare.