VERA CUCINERIA GENOVESE - 189 copia

100 221. — Fa r i n a ta bianca. Prendete la quantità che vi occorre di farina bianca di prima qualità, stemperatela in un reci- piente con alquanto brodo tiepido, che vi verserete sopra a poco a poco, mentre con un mestolo agite- rete l'intriso, onde non si formino grumi. Quando la farina si sarà così stemperata e l'intriso ridotto alla densità d'una crema, verserete il tutto in una C entola, ove già siavi altro brodo caldo, e farete ollire per un quarto d'ora, seguitando a rimestare col mestolo. Questa farinata, che deve riuscire alquanto li- quida, è un'eccellente minestra pei convalescenti, atta a riparare le forze, rinfrescante ed insieme nutriente. Si serve calda, spargendovi anche del formaggio grattugiato, se aggrada. 222. — Farinata bianca col i 'uovo. Fatela come quella descritta qui sopra, aggiun- gendovi, quando è cotta, alcuni tuorli d'uova, già frullati a parte, che verserete nella farinata dopo che questa avrà perduto il bollore, rimestando in- tanto prestamente con un mestolo, affinchè l'uovo non si rappigli. Vi si può anche aggiungere un pezzo di burro e del formaggio parmigiano grat- tugiato. Anche questa farinata si usa come minestra rin- frescante peri convalescenti, ma più perle persone sane, essendo maggiormente nutriente. 223. — Fa r i na ta di sagù. Il sagù è una fecola gommosa prodotta da una specie di palma che cresce nell'Asia. Si lava con acqua bollente e si fa cuocere nel brodo, che si aumenta a poco a poco finché il sagù sia intieramente disfatto e prenda la consistenza d'una polentina. Per rendere questa farinata più saporita e più nutritiva, vi si può aggiungere uno o due rossi

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