VERA CUCINERIA GENOVESE - 189 copia
120 mente, oppure nell'olio, avvertendo in questo caso di salare dopo fritto ed al momento dì servire in tavola. Si usa anche, invece d'infarinarlo, avvolgerlo nel pane grattugiato. 294. — Fr i t to misto. Prendete del cervello di vitella o di altro animale, del fegato o della coratella, e ammanite ognuna di queste sostanze nella speciale maniera insegnata ai N ri 288, 292 e 293, friggendole poscia separata- mente. Si può accrescere questa frittura coll'aggiungervi delle patate ed erbaggi, a piacere, CQme scorzonera, carciofi, zucchini, ecc., la maniera di friggere i quali è indicata più innanzi al N° 332 e seguenti. 295. — Stecchi. Anche questa vivanda delicata e gustosissima è una specialità della cucina genovese da porsi fra le più riputate ed eccellenti. Si prepara in diverse maniere, e noi ne descriveremo qui appresso le ricette meglio stimate e più in uso fra i Genovesi. Per fare una frittura di 20 stecchi occorrono i seguenti ingredienti: 2 ettogrammi di magro di vitella, 1 ettogramma di poppa, I ettogr. di animella, 1 ettogr. fra granello e cervello, e I ettogr. di schie- nali (il tutto egualmente di vitella), 4 funghi freschi, 2 carciofi, 6 creste di pollo e quanto altro accen- neremo più sotto. Fate rosolare in casseruola con burro il tutto, eccettuati gli schienali, avvertendo di mettere prima il magro di vitella, ed aggiungendo a piccoli intervalli gli altri ingredienti in ragione della loro più facile e pronta cottura, per cui i granelli ed il cervello dovranno essere messi per ultimi nella casseruola. Indi ponete il tutto sur un tagliere, unendovi gli schienali che, come abbiamo detto sopra, non avrete fatti rosolare; tagliate a pezzi ciascuna cosa separatamente; prendete 20 stecchi, e ad ognuno di questi infilzate un pezzetto
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