VERA CUCINERIA GENOVESE - 189 copia

245 suddetto succo e mettete questo al fuoco in una casseruola di rame, facendogli dare due o tre bol- lori; indi versatelo in un sacchetto di flanella esso pure bagnato prima nell'acqua, e fatelo feltrare, raccogliendolo in un sottoposto recipiente. Pesate allora il succo ottenuto, mettetelo ancora in una casseruola, ed aggiungetevi tanto zucchero sopraf - fino polverizzato, quanto il doppio del suo peso, ossia due ettogrammi di zucchero per ogni etto- gramma di succo feltrato. Fategli finalmente dare altri cinque o sei bollori al fuoco, ritiratelo, lascia- telo raffreddare e riempitene bottiglie ben nette, che tapperete ermeticamente. Questo sciroppo può conservarsi per due o tre anni. 632. — Sciroppo di limone. Prendete una dozzina di limoni freschi, tagliate loro in giro la scorza che farete cadere sul fondo d'un recipiente di terraglia; tagliate poi i limoni a pezzetti, gettateli sulle scorze, comprimete il tutto colle mani, e lasciate in riposo per ventiquattr'ore. Ponete poscia il tutto in una salvietta bagnata d'acqua, spremetene fortemente il succo, il quale poi feltrerete per mezzo d'un sacchetto di flanella e farete cuocere in una casseruola insieme con tanto zucchero polverizzato, quanto il doppio in peso del succo ottenuto, procedendo per il rimanente come pel sciroppo di amarasche (N° G3I). 633. — Sciroppo di lamponi. Prendete 4 chilogrammi di lamponi ben maturi, schiacciateli colle mani entro un recipiente di ter- raglia, lasciateli così per 24 ore; indi spremete tutto il succo stringendoli fortemente entro una salvietta bagnata prima nell'acqua, feltrate il succo ottenuto a traverso un sacchetto di flanella, rac- coglietelo in una casseruola, unitevi il doppio del suo peso di zucchero bianco polverizzato, e fate dare al tutto cinque o sei bollori, procedendo pel resto come abbiamo detto al N° 631.

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