VERA CUCINERIA GENOVESE - 189 copia
254 ciò scopritela, impastatela col rimanente della fa- rina mercè un altro poco d'acqua tiepida che vi aggiungerete, e unitevi in pari tempo 150 grammi di zucchero in polvere, 3 ettogrammi di burro li- quefatto, un bicchierino di vino di Marsala e una cucchiaiata d'acqua di fior d'arancio, mescolando e manipolando assai bene il tutto; finalmente ag- giungetevi 50 grammi di uva passola bianca di Smirne, 30 grammi di pistacchi mondati, 40 grammi di pinocchi e IO grammi di anici, e seguitate ad impastare finché abbiate ottenuta una pasta soffice ed uniforme. Allora formatene un pane, che fasce- rete all'intorno con una salvietta a guisa di tur- bante, affinchè la pasta non si schiacci di troppo, e lasciate lievitare per altre dodici ore, avvertendo che se facesse molto freddo sarebbe necessario met- tere la pasta in una stanza alquanto calda. Final- mente liberate il pane dalla suddetta salvietta e fatelo cuocere al forno. 657. — Torta di pasta frolla con marmellata. Fate la pasta come è descritta al N" 602, e di- videtela in due porzioni eguali; con una di queste porzioni formate il piano della torta, stendendola ed allargandola col matterello finché l'abbiate ri- dotta allo spessore d'un mezzo dito, e ponendola poi sur una lamiera o dentro una teglia unta pre- ventivamente con burro; stendete su questo piano di pasta uno strato di marmellata di vostro gusto (N ri 625-629), lasciando all'intorno un margine di circa tre centimetri; formate quindi coli'altra porzione di pasta alquante strisce o liste, che por- rete per diritto e per traverso a guisa d'inferriata sulla marmellata stessa, e formatene altresì una specie di cordone, col quale farete 1' orliccio alla torta, attaccandolo in giro sul margine suddetto e pizzicandovelo indi con due dita. Compiuta cosi la torta, fatela cuocere in forno, e servitela calda o
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