VERA CUCINERIA GENOVESE - 189 copia
269 rendere poi limpido come l'acqua questo liquore, si prende un imbuto di conveniente grandezza, si colloca nel suo cannello del cotone floscio, poi si mette un chilogramma di arena o sabbia di mare ben lavata e secca, che non abbia alcun odore né sapore, e finalmente vi si versa sopra il liquore, che si lascia così feltrare. Terminata l'operazione, si ripone in bottiglie sigillate, e si lascia invec- chiare almeno per un anno per averlo più buono. 691. — An i se t t o. Pestate due ettogrammi d'anici; fateli infondere per quindici giorni in sei litri di buona acquavite, e distillate indi a bagnomaria con fuoco moderato, servendovi di apposito apparato. Componete in- tanto un sciroppo facendo sciogliere a freddo due chilogrammi di zucchero in quattro litri d'acqua; aggiungetevi il liquore risultante dalla distillazione, mescolate bene il tutto, e feltratelo alla carta. 692. — Vespe t ro. Per ottenere questo liquore prendete 50 grammi di semi d'angelica, 25.grammi di coriandoli, sei grammi di anici ed altrettanti di finocchio, due limoni tagliati a fette, e la scorza di quattro arance. Ponete il tutto in infusione in un litro e mezzo di acquavite, e lasciate macerare per quindici o venti giorni, agitando di quando in quando il mi- scuglio. In capo a questo tempo aggiungete al . liquore tre ettogrammi di zucchero in pezzi imbe- vuti d'acqua, e lasciate in riposo ancora finché lo zucchero sia disciolto; finalmente passate per istac- cio e poi feltrate il liquore. 693. — Per fet to Amo r e. Mettete in un vaso di terraglia due bei cedri tagliati a pezzi, insieme colla scorza di altri tre o quattro cedri, ed aggiungete mezzo gramma di cocciniglia pestata. Versatevi sopra quattro litri di acquavite ; lasciate in infusione il tutto per tre
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=